Fonte: The Story of Your Enslavement, Stefan Molyneux [1]
A poco a poco, goccia a goccia, sempre di più, i Padroni del Mondo si nutrono di te, parassitando tutta la tua esistenza, dalla nascita alla morte. La società umana non può essere compresa razionalmente finché non la si vede per quello che è, una serie di fattorie in cui allevatori umani possiedono bestiame umano.
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Questa è la storia della tua riduzione in schiavitù, com’è avvenuta, e come puoi finalmente essere libero.
Come tutti gli animali, gli esseri umani vogliono dominare e sfruttare le risorse che li circondano. All’inizio, cacciavamo, pescavamo e mangiavamo ciò che la terra ci offriva – poi qualcosa di magico e terribile è accaduto alle nostre menti. Siamo diventati, soli tra gli animali, spaventati dalla morte, e dalle perdite future. E questo è stato l’inizio di una grande tragedia, e di una possibilità ancora più grande.
Quando abbiamo paura della morte, delle ferite, e della prigionia, diventiamo controllabili – e così preziosi – più di qualsiasi altra risorsa. Le risorse più grandi che un essere umano possa controllare non sono le risorse naturali, gli strumenti, gli animali o la terra – ma gli altri esseri umani.
Si può spaventare un animale perché sul momento gli animali hanno paura del dolore, ma non si può spaventare un animale con la perdita della libertà, con la tortura o la prigionia futura, perché gli animali hanno poca percezione del domani. Non si può minacciare una mucca di tortura, o una pecora di morte. Non si può brandire una spada contro un albero e urlargli di produrre più frutti, o puntare una torcia accesa su un campo e pretendere più grano. Non si possono ottenere più uova minacciando una gallina – ma si può convincere un uomo a darti le sue uova minacciandolo.
L’allevamento degli umani è stata l’occupazione più redditizia – e distruttiva – della storia, e ora sta raggiungendo il suo culmine distruttivo.
La società umana non può essere compresa razionalmente finché non la si vede per quello che è, una serie di fattorie in cui allevatori umani possiedono bestiame umano.
Alcuni si confondono perché i governi forniscono assistenza sanitaria e acqua e istruzione e strade, e quindi immaginano che ci sia una sorta di benevolenza all’opera. Niente di più lontano dalla realtà. Gli allevatori forniscono assistenza sanitaria e irrigazione e addestramento al loro bestiame.
Alcuni si confondono perché ci sono concesse certe libertà, e quindi immaginano che il governo protegga le nostre libertà. Ma i contadini piantano le loro colture a una certa distanza l’una dall’altra per aumentare i raccolti – e consentono ad alcuni animali di avere stalle o campi più grandi se ciò comporta che produrranno più carne e latte.
Nel tuo paese, nella tua fattoria fiscale, il tuo allevatore ti concede certe libertà non perché gli importi delle tue libertà, ma per aumentare i suoi profitti.
Inizi a comprendere la natura della gabbia in cui sei nato?
Ci sono state quattro fasi principali dell’allevamento umano. La prima fase, nell’antico Egitto, era una coercizione umana diretta e brutale. I corpi umani erano controllati, ma la produttività creativa della mente umana rimaneva al di là della portata della frusta e del marchio e delle catene. Gli schiavi rimanevano tristemente sottoproduttivi, e richiedevano enormi risorse per essere controllati. La seconda fase fu il modello Romano, in cui agli schiavi veniva concessa una certa capacità di libertà, ingegno e creatività, il che aumentò la loro produttività. Ciò aumentò la ricchezza di Roma, e di conseguenza le entrate fiscali del governo Romano – e con questa ulteriore ricchezza, Roma divenne un impero, distruggendo le libertà economiche che alimentavano il suo potere, e crollò.
I’m sure that this does not seem entirely unfamiliar.
Sono sicuro che ciò vi sembri abbastanza familiare.
Dopo il crollo di Roma, il modello feudale introdusse il concetto di proprietà del bestiame e di tassazione. Invece di essere posseduti direttamente, i contadini coltivavano terreni che potevano conservare finché pagavano i signori della guerra locali. Questo modello alla fine crollò a causa della continua suddivisione dei terreni produttivi, e fu distrutto durante il il movimento delle Recinzioni, quando la terra fu accorpata, e centinaia di migliaia di contadini furono cacciati dalle loro terre ancestrali, perché le nuove tecniche agricole resero le fattorie più grandi più produttive con meno persone.
L’aumento della produttività del tardo Medioevo creò l’eccesso di cibo necessario per l’espansione di città e paesi, che a sua volta diede origine al modello di schiavitù democratica moderna. Con l’afflusso di contadini sfollati nelle città, un’enorme riserva di capitale umano a basso costo divenne disponibile per gli industriali emergenti – e la classe dirigente degli allevatori umani si rese presto conto che avrebbe guadagnato di più lasciando che il bestiame scegliesse autonomamente la propria occupazione.
Nel modello democratico, la proprietà diretta degli schiavi è stata sostituita dal modello mafioso. La mafia raramente possiede direttamente aziende proprie, piuttosto invia esattori una volta al mese a derubare i proprietari delle aziende. Ora puoi scegliere la tua occupazione, il che aumenta la tua produttività – e quindi le tasse che puoi pagare ai tuoi Padroni. Le tue poche libertà sono preservate perché sono redditizie per i tuoi Padroni.
La grande sfida del modello democratico è che l’aumento di ricchezza e libertà minaccia gli allevatori. Le classi dirigenti inizialmente traggono profitto da un mercato del capitale e del lavoro relativamente libero, ma man mano che il loro bestiame si abitua alle proprie libertà e alla crescente ricchezza, inizia a dubitare di aver realmente bisogno di governanti.
Ah, beh. Nessuno ha mai detto che l’allevamento umano fosse facile.
Tenere il bestiame tassato al sicuro nei complessi delle classi dominanti è un processo in tre fasi. La prima è indottrinare i giovani attraverso l’“Istruzione” governativa. Con l’aumentare della ricchezza nei paesi democratici, le scuole statali furono universalmente imposte per controllare i pensieri e le anime del bestiame.
La seconda è spingere i cittadini gli uni contro gli altri attraverso la creazione di bestiame collaborazionista. È molto difficile governare gli esseri umani direttamente con la forza – e laddove possibile, rimane terribilmente sottoproduttivo, come si può vedere in Corea del Nord. Gli esseri umani non si riproducono bene né lavorano bene in cattività diretta. Ma se gli esseri umani credono di essere liberi, allora produrranno molto di più per i propri allevatori. Il modo migliore per mantenere questa illusione di libertà è mettere parte del bestiame a libro paga dell’allevatore. Le mucche che diventano dipendenti dalla gerarchia esistente attaccheranno qualsiasi altra mucca che denunci la violenza, l’ipocrisia e l’immoralità della schiavitù.
La libertà è schiavitù, e la schiavitù è libertà.
Se si riesce a far sì che le mucche si aggrediscano a vicenda ogni volta che qualcuno solleva la questione della loro situazione, allora non sarà necessario investire risorse per controllarle direttamente. Le mucche che diventano dipendenti dalla generosità degli allevatori si opporranno violentemente a qualsiasi contestazione della virtù della schiavitù – e le classi intellettuali e artistiche, da sempre e per sempre dipendenti dagli allevatori – diranno, a chiunque chieda libertà dalla schiavitù, “Farai del male alle altre mucche!”.
Così il bestiame viene tenuto rinchiuso scaricando la responsabilità morale della distruttività di un sistema violento su coloro che chiedono vera libertà.
La terza fase consiste nell’inventare continue minacce esterne, in modo che il bestiame spaventato si aggrappi alla protezione degli allevatori.
Questo sistema di allevamento umano sta ormai giungendo al termine.
La terribile tragedia dei moderni sistemi economici occidentali si è verificata non nonostante, ma a causa delle passate libertà economiche. L’enorme aumento della ricchezza occidentale nel corso del XIX secolo fu il risultato delle libertà economiche – e fu proprio questo aumento di ricchezza ad alimentare le dimensioni e il potere dello stato. Ogni volta che il bestiame diventava esponenzialmente più produttivo, si verificava un corrispondente aumento del numero degli allevatori e dei loro dipendenti. La crescita dello stato è sempre proporzionale alle libertà economiche precedenti. Le libertà economiche creano ricchezza, e la ricchezza attrae più ladri e parassiti politici, la cui avidità poi distrugge le libertà economiche.
In altre parole, la libertà metastatizza il cancro dello stato. Il governo che inizia in piccolo finirà sempre per essere il più grande.
Ecco perché non può esserci un’alternativa pratica e sostenibile a una società veramente libera e pacifica. Una società senza governanti politici, senza schiavitù, senza la violenza della tassazione e dello statalismo.
Essere veramente liberi è allo stesso tempo molto facile, e molto difficile. Evitiamo l’orrore della nostra schiavitù perché è così doloroso vederlo direttamente. Danziamo intorno all’infinita violenza del nostro sistema morente perché temiamo gli attacchi del resto del bestiame.
Ma possiamo essere rinchiusi solo nelle gabbie che ci rifiutiamo di vedere.
Svegliatevi.